Il riscaldamento a pavimento: il comfort di casa è servito

Il riscaldamento a pavimento, quasi dimenticato nelle costruzioni anni ’80 e ’90, stà tornando prepotentemente sia nelle case di nuova costruzione che nelle ristrutturazioni edilizie. Il riscaldamento a pavimento in realtà non è propriamente una novità. Si tratta di una riscoperta di un sistema in voga tra gli anni ’50 e ’70. Oggi però può godere di tutte quelle migliorie tecnologiche che ne consentono un funzionamento più efficiente rispetto al passato.

Differenze tra riscaldamento a pavimento e a caloriferi

Se mettiamo a confronto i due sistemi di riscaldamento maggiormente presenti nelle case oggi, notiamo differenze tecnologiche, di comfort ed economiche. I due impianti risultano simili perché in entrambi i casi si usa l’acqua per far circolare il calore. Al contempo sono diversi perché cambia sia la modalità di funzionamento che la temperatura di esercizio. Il sistema tradizionale con i caloriferi funziona grazie al principio della trasmissione del calore per convezione. L’impianto di riscaldamento a pavimento, invece, si basa sulla trasmissione del calore per irraggiamento.

A caloriferi

come funziona

Sistema di riscaldamento a caloriferi

l’acqua all’interno dei termosifoni deve raggiungere una temperatura di almeno 70°C. Il calore viene così ceduto all’aria che viene poi messa in movimento per rendere omogenea la temperatura in tutti gli ambienti della casa. Ci si rende conto del movimento dell’aria perché nello stesso momento si sposta pure la polvere. Il segnale è dato da macchie nere intorno ai termosifoni.

A pavimento

come funziona

Sistema di riscaldamento radiante

In questo caso non sussiste alcun movimento dell’aria. La distribuzione del calore è ampia e la temperatura di funzionamento è bassa. Gli impianti radianti possono essere di tre tipi: a pavimento, nelle pareti e nei soffitti. Questi sistemi riscaldano la superficie di un appartamento e diffondono il calore nell’ambiente. L’irraggiamento del calore è evidente anche a diversi metri di distanza.

Temperatura dell’ acqua circolante nell’ impianto a radiatori

70°

Temperatura dell’ acqua circolante nell’ impianto a pavimento

36°

Viste le differenti temperature dell’ acqua circolante nei due impianti a confronto, è facile capire che un primo punto a favore va all’ impianto di riscaldamento a pavimento. Percettibile il risparmio energetico. La caldaia deve lavorare molto meno per riscaldare l’ acqua a 36° piuttosto che a 70°.

Avere calore uniforme in tutta la casa, camminare scalzi, lasciar giocare i bambini seduti a terra. Il riscaldamento a pavimento è richiesto dalla maggior parte delle persone che stanno ristrutturando casa o che acquistano una nuova casa.

riscaldamento a pavimento

I vantaggi del riscaldamento a pavimento

Incentivi Ecobonus per il riscaldamento

Sostituire il vecchio impianto di riscaldamento rientra negli Ecobonus statali. Adesso è il momento migliore per dare una svolta al clima domestico!